Con un nuovo allestimento Casa Dante cambia forma
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Con un nuovo allestimento Casa Dante cambia forma

Nello spazio polifunzionale, che ospita diverse sale espositive, venerdì 28 giugno sarà inaugurato il nuovo allestimento, pensato nell'ambito delle celebrazioni del settimo centenario della morte del Sommo Poeta.

Con un nuovo allestimento Casa Dante cambia forma
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26 Giugno 2024 - 12.46 Culture


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Il progetto, complementare al Museo Dante, è nato nell’ambito delle celebrazioni del settimo centenario della morte del Sommo Poeta ed è curato dall’Istituzione Biblioteca Classense, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze, con il contributo della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

Casa Dante è uno spazio polifunzionale che ospita diverse sale espositive, tra cui una dedicata agli “Uffizi Diffusi”, un bookshop, una corte meditativa e i laboratori didattici curati dalla Fondazione RavennAntica. Questo nuovo spazio in arrivo arricchisce Casa Dante e completa il percorso cronologico delle collezioni dantesche, con reperti presentati per la prima volta che ampliano la narrazione del rapporto tra Ravenna e l’Alighieri.

Casa Dante si pone come la sede che documenta e racconta la fortuna di Dante tra Ottocento e Novecento ed il culto a lui riservato a Ravenna dal 1865 ad oggi: dal momento del ritrovamento dei resti del poeta e dell’esposizione dei primi cimeli, alle Feste dantesche e alla nascita della Cerimonia dell’olio del 1908; dal 1921 al 2021, rispettivamente sesto e settimo centenario della morte di Dante.

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Un approfondimento è dedicato al mito delle spoglie di Dante: trovano così posto la cassetta in piombo (1865) e il forziere (1944) che contenevano le ossa del poeta, restaurati grazie ad un accordo con il dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna-campus di Ravenna e al lavoro della professoressa Florence Caillaud e dei suoi allievi.

La nuova sala espositiva, dedicata al culto del poeta dal 1922 ai giorni nostri, ospita le testimonianze contemporanee del cosiddetto Dante pop, a dimostrazione di quanto la figura del poeta sia ancora rilevante nell’ispirare l’opera di artisti e comunicatori.

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