Nel confronto tra il mercato del libro italiano e quello europeo nei primi quattro mesi del 2024, si nota una tendenza generale delle vendite in discesa, un fenomeno non isolato, ma che rispecchia una dinamica comune a molti paesi europei. In Italia, le vendite di libri hanno registrato un calo del -2,2% rispetto al medesimo periodo del 2023, con un fatturato di 465,6 milioni di euro. Le copie vendute hanno subito una flessione del 3,5%, arrivando a 30,1 milioni. Tuttavia, rispetto al 2019, si osserva una crescita sia in termini di valore (+15,1%) che di copie vendute (+11,7%).
Il mercato europeo, sebbene non uniforme, mostra tendenze simili, con vari paesi che sperimentano decrementi legati a fattori economici e all’evoluzione digitale che offre alternative sempre più accattivanti al libro tradizionale. Nonostante ciò, specifici segmenti del mercato mostrano delle distinzioni: in Italia, per esempio, i romanzi di autori italiani hanno visto un incremento delle vendite del 1,3%, con un particolare boom nel genere romance scritto da autrici italiane, che cresce del 48,7%.
In Europa, la tendenza è nella direzione di una diversificazione delle offerte con una crescente segmentazione del pubblico. È interessante notare che in alcuni mercati si mostra un interesse rinnovato per la narrativa nazionale mentre altri continuano a premiare generi e tematiche internazionali. L’Italia, in particolare, evidenzia una forte resilienza del settore delle librerie fisiche, che hanno aumentato la loro quota di mercato rispetto alle vendite online, recuperando le posizioni perse durante la pandemia.
Il contesto italiano sottolinea come il mercato del libro sia in continua evoluzione, influenzato da dinamiche globali e locali che interagiscono in modi complessi. La capacità di adattarsi a questi cambiamenti sarà determinate per gli editori e i rivenditori al fine di mantenere la loro visibilità sul mercato in un panorama sempre più dominato dal digitale.