di Agostino Forgione
Ma lo sapete che non è vero che non si legge più? Soprattutto, in barba ai luoghi comuni, non è vero che i giovani sfoglino sempre meno pagine. Nelle librerie sono ancora in tanti ( e io fra questi) ad amare l’odore della carta, che sia vergine di scaffale o consunta dal tempo e dai polpastrelli. Il rivolto di questa medaglia è che c’è chi scrive ancora tanto. Già, perché ovviamente se c’è chi legge c’è pure chi scrive. Sfogliando il catalogo dei volumi in uscita quest’anno ho trovato tante opere sia di autori più navigati sia di nuove proposte.
Posso segnalare, in quest’agenda, i titoli che su due piedi più mi hanno più colpito. La famiglia Marquez ha deciso di pubblicare l’ultimo romanzo rimasto inedito dello scrittore, battuto nel corso nei suoi ultimi giorni e rimasto per lungo sottochiave. La storia è quella di una donna di mezza età che si barcamena tra vecchi affetti e nuove passioni. Beh, aggiungo poco altro, un inedito di Gabriel Garcia Marquez credo basti a stuzzicare qualsiasi lettore.
C’è anche tanta roba italiana. Chiara Valerio, storica amica e spalla di Michela Murgia, pubblicherà “Chi dice e chi tace”, che è ambientato proprio nel suo paese natio, Scauri. Per ora non si sa ancora molto sulla trama, ma si vocifera di un cambio di stile narrativo rispetto a quello a cui siamo abituati. Di lei apprezzo la prosa fortemente immaginifica e riflessiva, l’attenzione ai dettagli, quel modo di scrivere di chi si prende e chiede il giusto tempo per leggere qualcosa.
Poi si sta parlando tanto della pubblicazione del pamphlet postumo della sopracitata Murgia. Si chiamerà “Dare la vita” e sarà una raccolta di riflessioni sulle famiglie queer, quelle che di questi tempi vengono spesso bistrattate sulla base della superiorità di quanto chiamano “famiglia tradizionale”. L’assunto è che l’affetto va oltre i legami di sangue. Sarà un libro che di certo farà discutere, proprio come ha fatto, finora, la Murgia.
Incuriosisce molto l’uscita di un nuovo romanzo firmato da Roberto Vecchioni, che prende il titolo di “Tra il silenzio e il tuono”, che riprende una strofa della sua canzone “Chiamami ancora amore”. Di lui, purtroppo, non ho mai letto nulla. Non si sa ancora molto a riguardo: si parla di un romanzo incentrato sul rapporto tra un ragazzo e un anziano. E’ sufficiente per intrigarmi.
Di interessante c’è anche “Ventre sepolto”, un testo che di certo attirerà enormi polemiche soprattutto nel paese dell’autrice, l’Iran. A scriverlo è Aliyeh Ataei, caso nazionale che divide quello Stato. Nonostante i numerosi riconoscimenti, è stata spesso oggetto di critiche – e minacce – per la sua polemica anti-islamica e sovversiva nei confronti del regime. Nelle sue pagine affronterà il tema dell’identità di genere e dell’omosessualità, purtroppo ancora un tabù in molte zone del mondo. Se cerchi altre letture caustiche, dai un occhio a “Figlie di Saffo” di Selby Wynn. Il tema, come puoi immaginare, è quello delle donne che nel corso della storia si sono ribellate in nome della libertà loro negata.
Ora di certo ti aspetti, amico lettore, che ti suggerisca quale leggere per primo. Ma non lo farò, e perché dovrei farlo? Non voglio condizionarti, ma se proprio vuoi che ti dia un suggerimento è quello di leggere, qualsiasi roba sia. Che siano best seller, nuove uscite di grandi autori o pubblicazioni delle piccole case editrici di provincia te leggi e basta. Ce n’è bisogno, per te e per tutti.