“La favolosa storia di Barbiana” l’animazione che racconta il pensiero di Don Milani
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“La favolosa storia di Barbiana” l’animazione che racconta il pensiero di Don Milani

Dopo 56 anni dalla sua morte, il 26 giugno 1967, il pensiero di Don Milani illumina e riserva il proprio fascino, moderno e anticonformista, ancora oggi tra i giovani.

“La favolosa storia di Barbiana” l’animazione che racconta il pensiero di Don Milani
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5 Giugno 2023 - 16.53 Culture


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“La favolosa storia di Barbiana” è il film d’animazione protagonista del Cartoons on the Bay, il festival internazionale di animazione, Transmedia e Meta-Arts 2023, concluso oggi a Pescara.

Il film prodotto da Larcadarte e scritto e realizzato da Rosalba Vitellaro insieme alla collaborazione di Alessandra Viola e Sandra Gesualdi, con i disegni di Annalisa Corsi in collaborazione con Lynx, sarà trasmesso sulla Rai a settembre per festeggiare i 100 anni dalla nascita di don Milani, il prete dell’“I Care”.  I lavori di Vitellaro e Viola hanno già visto numerosi riconoscimenti come “la Stella di Andra e Tati” primo cartone sulla Shoah, e “Nel mare ci sono i coccodrilli” una trasposizione del libro di Fabio Geda sulla vera storia del bambino afgano Enaiatollah Akbari, fuggito dall’Afghanistan a 10 anni. “Per i “Documentari d’autore” della Rai – spiegano le due autrici all’ANSA – avevamo fatto il documentario “Lettere da Barbiana” e abbiamo conosciuto Sandra Gesualdi testimone d’eccellenza dell’opera di don Milani dato che è la figlia di Michele Gesualdi, uno dei “ragazzi di Barbiana”. Lei ci ha aiutato molto a creare il cartoon mettendo assieme molte parti ancora inedite e poco conosciute. Tutte le frasi che dice nel cartoon don Milani sono autentiche”.

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Come raccontano le due autrici sul cortometraggio, dalla durata di 25 minuti: “L’obiettivo era raccontare questa sua voglia di fare scuola non attraverso il merito e quindi attraverso il voto. Pensiamo che sia importantissima una storia così in questo momento storico ed è una grande occasione”. Quando all’età di 31 anni don Milani viene esiliato a Barbiana, frazione di Vicchio nel Mugello, si ritrova in una terra abbandonata, senza acqua né elettricità e priva di scuole. Come egli ci insegna: “Se si perde gli ultimi la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. “Trova quella chiesetta e quella canonica – dice la Vitellaro – e se ne va in giro per i monti a reclutare bambini. Bambini che aiutavano i genitori nel duro lavoro dei campi, che spalavano la cacca dalle stalle, che a tutto pensavano meno che alla scuola”. 

Alessandra Viola racconta ciò che le ha colpite dell’insegnamento di don Milani, aggiunge: “La cosa che ci ha colpito di più è come non cercasse mai di indottrinarli dal punto di religioso ma solo di accoglierli e aiutarli. Facevano 12 ore al giorno di lezione senza mai un minuto di religione. Se troveranno Dio, era la sua convinzione, lo faranno attraverso l’esempio di quello che faccio. è necessario raccontare la storia di un educatore così oggi”.

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Come riporta Rosalba Vitellaro ancora oggi persistono delle figure che portano avanti l’esempio di don Milani così come don Puglisi: “Ci sono delle figure che ancora seguono il suo esempio. Nelle periferie delle grandi città. Io ne so qualcosa perché a Palermo, ad esempio nella zona di Brancaccio, c’è il centro Padre Nostro, le scuole Don Puglisi e Don Milani: fanno delle cose straordinarie”. E insieme le due autrici affermano: “Non vediamo l’ora di finire e di fare arrivare questa storia ai piccoli. E poi anche di proiettare il cartoon anche a Barbiana”.

Il Cartoons on The Bay, festival che ha reso Pescara capitale dell’animazione per cinque giornate con numerosi appuntamenti per tutta la città, si conclude con grandi novità in arrivo. Inoltre il festival ha ospitato la prima uscita ufficiale del direttore generale della Rai Giampaolo Rossi: “Gli sono molto grato – afferma il direttore artistico Genovesi – e la sua presenza dimostra che ci sarà, da qui al futuro, probabilmente una maggiore attenzione per questo comparto, sia al livello produttivo che a livello creativo”. E aggiunge: “Siamo riusciti a far venire tre nomi incredibili del cartone animato come Ari Folman, Ian Mackinnon e Peter Lord. Ma anche miti italiani come Francesco Tullio Altan e Bruno Bozzetto. Quando c’è la passione per un certo tipo di attività come la creazione e l’animazione del resto, la distanza fra le generazioni subisce una crasi, si accorcia e quasi sparisce. Loro sono persone che come dice lo scrittore Cormac McCarthy portano il fuoco”.

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