Le grandi composizioni musicali da sempre evocano altro. Non esaurendosi in sé stesse, in successioni di note e suoni, può capitare, ed è questo il caso, che ispirino la creazione di interi universi artistici. Si pensi a quanto la poesia di T. S. Eliot, anche nella pianificazione del libro, sia influenzata dalla musica. Questa volta a suscitare interesse sono stati i Quadri di un’esposizione, celebre suite per pianoforte a soggetto di Musorgskij.
Nasce per l’appunto Pictures at a (puppets) exhibition, uno spettacolo che andrà in scena il 31 maggio e il 1° giugno a Bologna, nell’ex Chiesa di San Mattia. I celeberrimi Quadri verranno raccontati al pubblico utilizzando la magia e la forza comunicativa dei popolari Pupi siciliani. Lo spettacolo sarà realizzato da Fulvio e Tiziana Cuticchio, eredi del nonno Giacomo Cuticchio di quell’antico mestiere d’arte riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
L’idea, inoltre, è l’ennesima rielaborazione di un ciclo musicale che ha ispirato e che, nel tempo, è stato molte volte riadattato: un vero e proprio oggetto di tentazione per intere generazioni di compositori e arrangiatori. La prima versione orchestrale di Michail Tusmalov, quelle di Maurice Ravel e di Leopold Stokowski fino al Pictures at an exhibition degli Emerson Lake & Palmer sono solo alcuni casi degli innumerevoli arrangiamenti.
Tra gli ultimi si ricorda proprio questo del FontanaMIX Ensemble, che facendo leva sull’evoluzione dei mezzi tecnologici, ne ha proposto una versione con quattro tastiere, clarinetti e chitarra elettrica. L’obiettivo, in questo caso, è accantonare certe sonorità orchestrali per restituire con nuovi suoni certe caratteristiche essenziali della composizione. Su tutte il gusto per le scene popolari, il mondo della fiaba e dell’infanzia, il senso del grottesco e del macabro, la concezione epica della storia e della tradizione russa dell’originale composizione per pianoforte.