Evoluzione e rivoluzione nel prossimo Festival della Parola a Chiavari
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Evoluzione e rivoluzione nel prossimo Festival della Parola a Chiavari

Dal 1 al 4 giugno tantissimi appuntamenti con tra gli altri Sabina Guzzanti, Francesca Fagnani, Rocco Tanica, Luca Mercalli e Guido Harari.

Evoluzione e rivoluzione nel prossimo Festival della Parola a Chiavari
Luca Mercalli
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30 Maggio 2023 - 16.44


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di Giordano Casiraghi 

Decima edizione per il Festival della Parola di Chiavari che si terrà dall’1 al 4 giugno. Quest’anno la parola d’ordine del Festival sarà ¿Ri(e)voluzione? perché una rivoluzione dei diritti, delle emozioni, delle opportunità green, ma anche della tecnologia può essere pura Evoluzione? Si parlerà anche di ambiente, di mare e intelligenza artificiale. Perché la ri(e)voluzione passa anche dalla cura del pianeta e dall’uso intelligente di una tecnologia che ci rende la vita più facile, oltre che rapida e social.

L’evento, finanziato dal comune di Chiavari, Assessorato al Turismo, con il contributo di Regione Liguria, è cresciuto notevolmente nel corso degli anni. Oggi il festival coinvolge tutta la città: ci saranno interviste, talk, concerti, mostre e un flash mob per sostenere la libertà e i diritti delle donne iraniane. Ripartono anche le iniziative collaterali come il FuoriFestival della Parola con eventi in centro e al porto turistico organizzati dai commercianti e dalle associazioni  del territorio e il DidaFestival, con showcase, dibattiti e incontri proposti dagli studenti delle scuole della città e del circondario.

¿Ri(e)voluzione? in Iran: speriamo che accada davvero e sia vicina. Woman Life Freedom è l’installazione che diventerà parte dell’azione globale di solidarietà con le donne iraniane e con quelle che ovunque nel mondo hanno coraggiosamente manifestato per i loro diritti fondamentali. Il progetto internazionale a cui aderiamo mette a disposizione prezioso materiale grafico che sarà trasformato in un gigantesco collage, un’installazione urbana in piazza Roma. Il giorno dell’inaugurazione sarà presente Parisa Nazari, attivista iraniana che racconterà la sua versione dei fatti e sarà intervistata da Roberto Pettinaroli, giornalista del Secolo XIX. 

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Sono molte le scrittrici e giornaliste invitate perché il femminismo (forse) è morto, ma le femmine di valore esistono, sono tante e hanno voci forti e chiare, parole leggere ma anche precise e affilate come spade. Si comincia con l’instancabile Sabina Guzzanti che, dopo il successo di quello d’esordio, porta in dote il nuovo romanzo aNonniMus (HarperCollins). Rosa Teruzzi, caporedattore di Quarto grado (Retequattro) che oltre ai libri della serie I delitti del casello, editi da Sonzogno, ha pubblicato diversi racconti e tre romanzi per Marsilio. Presenta Il valzer dei traditori (Sonzogno), l’ultimo nato. Ci sarà anche Patrizia Rinaldi, autrice di Blanca, da cui è stata tratta la serie tv andata in onda su Rai 1 e premiata con un Nastro d’Argento (è disponibile su Netflix). La seconda serie è stata girata tra Genova e la Riviera. Presenta Guaio di notte (Rizzoli): a Chiavari dialogherà con Valeria Corciolani. La chiusura è affidata alla “belva” Francesca Fagnani che si racconterà a Massimo Poggini, direttore artistico del Festival. A lei è stato assegnato il Premio Ambasciatrice della Parola 2023, un riconoscimento destinato a personalità che si sono distinte in ambito culturale, artistico o scientifico. I candidati sono scelti tra chi, nel corso degli anni, abbia dimostrato di essere dotato di una non comune capacità espressiva e divulgativa, caratterizzando il proprio lavoro con una particolare cifra espressiva e attenzione alla realtà. 

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L’altro vincitore del Premio Ambasciatore della Parola è Sergio Conforti, alias Rocco Tanica. Con lui discorreremo di intelligenza artificiale, uno degli argomenti più caldi del momento. Per oltre trent’anni tastierista del gruppo Elio e le Storie Tese, comico e autore televisivo, è stato il primo in Italia a scrivere un libro insieme a un AI: si intitola Non siamo mai stati sulla terra (Il Saggiatore) e lo ha editato “a quattro mani” con OutOmat-B13. 

Al Festival della Parola si discuterà anche di rivoluzione climatica e global warming. Lo faremo con il meteorologo Luca Mercalli e Roberta Parodi, biologa e Responsabile dei Servizi Educativi dell’Acquario di Genova. Tra gli invitati c’è anche il super ecologista Piero Pelù, che converserà con Massimo Cotto e ci delizierà con alcuni dei suoi brani più famosi. 

Ma ci saranno anche altre parole in musica con il fotografo di fama mondiale Guido Harari racconterà i suoi 50 anni di carriera mentre il rapper Mike from Campo spiegherà come si fa a vivere senza smartphone e wifi (lui ci ha provato a Ceranesi, sulle alture genovesi) nell’incontro Disconnettersi per riconnettersi – 40 giorni di digiuno tecnologico a contatto con la natura.

¿Ri(e)voluzione? dei diritti & altre storie. Torna il Premio Futura, assegnato dagli studenti delle scuole medie inferiori e superiori del circondario: quest’anno lo consegneranno a Nicola Gratteri, uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Ultimo titolo mandato in libreria, Fuori dai confini. La ‘ndrangheta nel mondo.

Non mancherà un dibattito sul tema dei diritti civili: potrebbe diventare un “duello” di parole l’incontro tra Simone Pillon e Ivan Cattaneo sulla questione delle famiglie arcobaleno. Scommettiamo?

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Immancabile la storica striscia sulla spiritualità, condotta da Goffredo Feretto ed Helena Molinari, con le scrittrici Cinzia Leone (che presenterà anche il suo nuovo romanzo Vieni tu giorno nella notte per Mondadori), Mariapia Veladiano, Elena Lea Bartolini De Angeli e Aisha Valeria Lazzerini. Infine gli auguri a Italo Calvino che, se fosse vivo, avrebbe 100 anni tondi. Lo celebriamo con un convegno alla Società economica con il patrocinio dell’Università di Genova e dell’Università di Granada, Italo Calvino: l’arte di raccontare. 

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