Il caso Watergate, lo scandalo politico che ha portato alle dimissioni del presidente degli Stati Uniti Richard Nixon, è stato uno degli eventi più rilevanti della storia americana del XX secolo. Il caso è stato definito come “una crisi costituzionale che ha testato i limiti del potere presidenziale e il ruolo dei media nella politica americana”. In questo articolo, ripercorreremo la vicenda che ha portato alla fine della presidenza di Nixon e che ha segnato profondamente la storia americana.
Arrestati gli “idraulici”
Il caso Watergate iniziò il 17 giugno 1972, quando cinque uomini furono arrestati mentre cercavano di introdursi negli uffici del Comitato Nazionale del Partito Democratico a Washington. Tra loro vi era James W. McCord Jr., il consigliere per la sicurezza della CIA. Inizialmente, il pubblico e i media prestavano poca attenzione alla vicenda, considerandola come una semplice rapina. Tuttavia, l’interesse pubblico crebbe quando si scoprì che gli uomini arrestati erano agenti al servizio del presidente Nixon.
Gli agenti detenuti furono soprannominati “the plumbers”, gli idraulici, perché una volta arrestati dichiararono: «Se ci hanno assunti per evitare perdite è perché siamo idraulici», cioè agenti speciali sotto copertura assunti da Howard Hunt e Gordon Liddy, due uomini legati al Comitato di rielezione del Presidente. L’organo in questione era composto da membri del partito repubblicano ed era stato creato da Richard Nixon, che aveva affidato al comitato il compito di aiutarlo ad essere riconfermato come presidente nelle elezioni che si sarebbero svolte nel novembre del 1972.
La scoperta del Washington Post
La vicenda Watergate diventò una vera e propria crisi costituzionale quando il Washington Post, grazie al lavoro investigativo dei suoi giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, cominciò a pubblicare una serie di articoli che svelavano gli aspetti nascosti della vicenda. Nel corso delle indagini, Woodward e Bernstein riuscirono a dimostrare che gli arresti dei “ladri” erano solo la punta dell’iceberg di un piano elaborato per spiare e intercettare le conversazioni dei rivali democratici.
Le indagini iniziarono quando, sabato 17 giugno 1972, il giovane Woodward si diresse al tribunale per ascoltare in diretta l’udienza preliminare dei presunti cinque “ladri”, molti dei quali provenivano da Miami, che erano stati arrestati in flagranza di reato negli uffici del partito democratico, nel palazzo Watergate della capitale federale. In quel frangente, Woodward apprese che uno dei detenuti era James W. McCord Jr., il consigliere per la sicurezza della CIA.
Le dimissioni di Nixon
Dopo mesi di indagini e scandali, la situazione per il presidente Nixon divenne insostenibile. Nel luglio del 1974, la Corte Suprema degli Stati Uniti obbligò l’amministrazione Nixon a consegnare le registrazioni delle conversazioni che si erano svolte nella Casa Bianca durante il periodo del Watergate. Le registrazioni rivelarono la connivenza del presidente con i responsabili del complotto, e gettarono ulteriore discredito sulla sua figura.
Nixon fu costretto a confrontarsi con le richieste di impeachment e le pressioni dell’opinione pubblica, che chiedevano la sua immediata destituzione. Il 9 agosto del 1974, dopo un ultimo tentativo di resistere alle richieste di dimissioni, Nixon si arrese alla realtà e si dimise dalla carica di presidente degli Stati Uniti.
Le conseguenze del Watergate
Il caso Watergate ebbe un impatto profondo e duraturo sulla politica e sulla società americana. Il fallimento del presidente Nixon nel tentativo di nascondere le sue responsabilità, e la conseguente apertura al pubblico di informazioni riservate e delicate, generarono un forte senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni e delle élite politiche del paese.
Il Watergate fu anche il punto di partenza per una nuova stagione di giornalismo investigativo, che mise in luce numerosi altri scandali e irregolarità nella vita politica e sociale degli Stati Uniti. Il caso servì inoltre come monito e lezione per le future generazioni di politici, giuristi, giornalisti e cittadini americani, che impararono a non sottovalutare mai la forza della verità e della giustizia.
Il caso Watergate rappresentò uno dei momenti più importanti e significativi della storia americana contemporanea. Grazie al coraggio e alla tenacia dei giornalisti del Washington Post, e all’opera paziente e rigorosa degli investigatori e delle autorità giudiziarie, venne alla luce un sistema di corruzione e abuso