La cucina italiana candidata come Patrimonio dell'Umanità Unesco del 2023
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La cucina italiana candidata come Patrimonio dell'Umanità Unesco del 2023

La cucina italiana candidata come Patrimonio dell’umanità per l’Unesco nel 2023. La cucina italiana viene definita come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano. 

La cucina italiana candidata come Patrimonio dell'Umanità Unesco del 2023
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23 Marzo 2023 - 15.45


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La cucina italiana candidata come Patrimonio dell’umanità per l’Unesco nel 2023. Lo ha deciso il governo, su proposta dei ministri dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano. E la Commissione nazionale ha dato parere favorevole all’unanimità, alla presenza del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi.

Il dossier verrà ora trasmesso dal ministero degli Esteri all’Unesco e inizierà l’iter di valutazione che dovrebbe concludersi, al più tardi, a dicembre 2025. La cucina italiana viene definita come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano. 

Questo mosaico di tradizioni riflette la diversità bioculturale del paese e si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e di confronto. Il dossier è stato scritto dal professore della Luiss, Pier Luigi Petrillo, che già in passato avevo curato le candidature all’Unesco di tanti elementi come la Dieta Mediterranea e i pizzaiuoli napoletani. 

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