Il ritorno di Boris 4 e la sfida all'algoritmo

La serie cult, che ha rivoluzionato il modo di vedere le serie tv in Italia, uscirà il 26 ottobre su Disney+.

Il ritorno di Boris 4 e la sfida all'algoritmo
In foto, il ciack della serie Boris 4
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redazione Modifica articolo

25 Ottobre 2022 - 10.29 Culture


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Undici anni dopo l’uscita dell’ultimo film, l’attesissima quarta stagione della serie cult “Boris” è pronta a tornare in scena. L’intero programma sarà disponibile su Disney+ dal 26 ottobre, anche se le prime due puntate saranno presentate il 24 ottobre alla Festa del Cinema di Roma in una sala colma di giovani. 

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La serie, nata nel 2007 da Mattia Torre (scomparso nel 2019) assieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, ha riconfermato tutto il cast delle precedenti stagioni: dal regista vessato Renè, interpretato da Francesco Pannofino, all’egocentrico attore protagonista Stanis Larochelle (Pietro Sermonti), con Carolina Crescentini nei panni di Corinna (celebre il tormentone diventato meme “Cagna maledetta!). Senza tralasciare tutta la troupe con Biascica, Duccio e tanti altri.

Ci sarà, però, una grande differenza: le riprese non saranno più sulla immaginaria medical serie Gli occhi del cuore. Al regista Renè (Pannofino) è stato chiesto di girare un lungometraggio sulla vita di Gesù, dove un ormai cinquantenne Stanis (Sermoni) indosserà i panni del Cristo trentenne.

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A subire un cambiamento sarà anche la produzione di questa serie. Il cast, infatti, non avrà più a che fare con la tv generalista, bensì con uno dei colossi dello streaming online, dove vige il politicamente corretto, l’inclusione e l’intransigente regola dell’algoritmo.

L’autore Vendrusco dice:  “Essendo Boris un gruppo di personaggi legati alla realtà, questa serie non poteva sottrarsi a quello che nel frattempo è successo nel mondo dell’intrattenimento”. A sostenere le parole di Vendrusco c’è il coregista Giacomo Ciarrapico: “Abbiamo cercato di cambiare tutto per non cambiare nulla, una soluzione gattopardesca”.

Il produttore Lorenzo Mieli evidenzia, invece, che “Era un rischio riuscire ad essere graffianti e fare satira nello stesso contenitore su cui si va in onda, ma abbiamo avuto la massima libertà di critica alla piattaforma”.

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Il protagonista Pannofino ha così commentato: “Il graffio, l’intelligenza, il prendere in giro anche la propria casa fa parte di Boris”. 

La serie, che ha cambiato indelebilmente il modo di vedere le fiction all’italiana, ha lasciato emergere – in maniera anche ironica – tutte le sue pecche come le sue qualità, grazie, soprattutto, alla riscoperta da parte dei giovani. Boris, quindi, è pronta a tornare in scena, e in molti la aspettano con trepidante attesa! 

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