Un intellettuale che ha preso posizioni scomode e che è rimasto ancorato ai valori progressisti. Storico e sociologo italiano, Marco Revelli è stato allievo di N. Bobbio e si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Torino. Insegna Scienza della politica all’Università del Piemonte Orientale
Ultimamente, come è normale che sia, si è occupato della guerra in Ucraina mostrando una linea di prudenza, ossia favorire la face in maniera concreta e realistica.
Ultimamente in una intervista ha detto: “È diventato difficile persino usare la parola pace. Siamo nel pieno di un duello all’Ok Corral tra Putin e Biden, sulla pelle degli ucraini, col rischio di scivolare verso uno scontro nucleare. Sono terrorizzato”.
E aveva anche aggiunto” Se guardiamo all’albero c’è un’aggressione patente, compiuta dalla Russia; e c’è un aggredito, l’Ucraina, con il suo diritto naturale a resistere. Ma se allarghiamo lo sguardo alla foresta intravediamo un possibile conflitto atomico. Non possiamo non invocare l’etica della responsabilità di Max Weber, che ci impone di considerare le conseguenze dei nostri atti”.