La scelta di Helen Mirren per interpretare l’ex prima ministra israeliana Golda Meir nel film sulla sua vita è stata aspramente criticata dall’attrice Maureen Lipman che ha dichiarato che l’attrice non può interpretare quel personaggio non essendo ebrea: “Sono sicura – ha aggiunto – che sarà meravigliosa, ma non sarebbe mai permesso a Ben Kingsley di interpretare Nelson Mandela. Non potevi nemmeno provarci”.
Nel 1969 Golda Meir, conosciuta come “la grande vecchia della politica israeliana”, divenne la prima donna premier del Paese. La sua storia è stata oggetto di molte rappresentazioni romanzate, sia in teatro, sia sul grande che sul piccolo schermo. Mirren, vincitrice dell’Oscar per la sua interpretazione della regina Elisabetta in ‘The Queen’, ha già interpretato personaggi ebrei, apparendo come agente del Mossad nel film del 2010 ‘Il debito – The Debt’ e nei panni della rifugiata ebrea Maria Altmann nella pellicola del 2015 ‘Woman in Gold’.
L’editore del ‘The Jewish Chronicle’, Stephen Pollard, ha twittato in difesa di Helen Mirren: “Adoro Maureen Lipman, ma non potrebbe sbagliarsi di più su questo”, ha scritto, aggiungendo che “la logica della sua posizione è che l’unico personaggio che ogni attore può interpretare è se stesso”, rievocando un vivace dibattito sui casting che ha animato Hollywood per diversi anni. Per molti, ad esempio, i personaggi gay, trans o disabili dovrebbero essere interpretati rispettivamente solo da attori gay, trans o disabili. Altri invece sostengono che lo scopo della recitazione sia interpretare proprio qualcuno diverso da sé.
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