Un anno crudele si porta via Ennio Morricone, addio Maestro
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Un anno crudele si porta via Ennio Morricone, addio Maestro

È morto a 91 anni nella notte in una clinica romana per le conseguenze di una caduta. L'addio commosso di Mattarella, Conte, Franceschini, Fontana e altri

Ennio Morricone
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6 Luglio 2020 - 06.54


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È morto nella notte in una clinica romana per le conseguenze di una caduta il premio Oscar Ennio Morricone. Il grande musicista e compositore, autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale da Per un pugno di dollari a Mission a C’era una volta in America da Nuovo cinema Paradiso a Malena , aveva 91 anni e ne avrebbe compiuti 92 il 10 novembre prossimo. Qualche giorno fa si era rotto il femore.
I funerali di Ennio Morricone si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”. Lo annuncia la famiglia del premio Oscar attraverso l’amico e legale Giorgio Assumma. 
Morricone, si legge nella nota, si è spento “all’alba del 6 luglio in roma con il conforto della fede”, Assumma. aggiunge che il maestro “ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività”
Vincitore di due Oscar, alla carriera e per il film di Quentin Tarantino The Hateful Eight, Morricone ha anche vinto con le sue colonne sonore tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei Bafta, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Nel 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Era Accademico di Santa Cecilia.

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“La scomparsa di Ennio Morricone ci priva di un artista insigne e geniale”, dichiara commosso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Musicista insieme raffinato e popolare, ha lasciato un’impronta profonda nella storia musicale del secondo Novecento. Attrraverso le sue colonne sonore ha contribuito grandemente a diffondere e rafforzare il prestigio dell’Italia nel mondo. Desidero far giungere alla famiglia del Maestro il mio profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza”

Giuseppe Conte. “Ricorderemo sempre, con infinita riconoscenza, il genio artistico del Maestro #EnnioMorricone. Ci ha fatto sognare, emozionare, riflettere, scrivendo note memorabili che rimarranno indelebili nella storia della musica e del cinema”. Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte.

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Per il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini è “un giorno triste per la cultura. Ci lascia uno dei grandi maestri italiani, un musicista di raffinata bravura che con le sue melodie ha saputo emozionare e far sognare il mondo intero che lo ha ricambiato con i più importanti premi e riconoscimenti, a partire dagli Oscar per le sue leggendarie colonne sonore. Ho avuto la fortuna di incontrarlo e non scorderò quell’energia e quella forza che era capace di trasmettere anche con il solo sguardo”.

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“La scomparsa di Ennio Morricone segna un giorno triste e doloroso per la musica e la cultura italiana ed internazionale. Con lui perdiamo uno dei più grandi compositori della nostra contemporaneità, le cui opere, soprattutto, ma non solo, legate al mondo del cinema, ci hanno accompagnato per buona parte della nostra vita”. Lo dichiara Carlo Fontana, presidente dell’Agis – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.

Per Mario Lorini, presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (Anec), con Morricone se ne va “un talento unico della composizione e della direzione d’orchestra, ha regalato al cinema gran parte della sua carriera, contribuendo spesso in maniera decisiva al successo di film, di generi, di autori grazie a melodie, a innovazioni, a sperimentazioni che ne hanno fatto una celebrità mondiale, riempiendo arene e teatri prestigiosi fino allo scorso anno. Senza trascurare le composizioni non legate alla Settima Arte (da lui definite “musica assoluta”) né i successi di musica pop, ha legato il suo nome a una moltitudine di registi di pregio anche quando erano appena esordienti: Argento, Bellocchio, Bertolucci, Bolognini, Cavani, Faenza, Ferreri, Lizzani, Montaldo, Pasolini, Petri, Pontecorvo, i Taviani, Wertmuller solo per citarne alcuni; all’estero con Almodovar, De Palma, Fuller, Joffé, Levinson, Malick, Nichols, Polanski, Stone”.

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