Uno studio accusa: Hollywood è razzista e sessista
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Uno studio accusa: Hollywood è razzista e sessista

Uno studio rivela che a Hollywood è una società di uomini bianchi in cui mancano donne e le minoranze non sono adeguatamente rappresentate. [Davide Monastra]

Davide Monastra
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23 Febbraio 2016 - 19.00


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di Davide Monastra

La polemica degli #OscarSoWhite – in cui la comunità di colore americana ha lamentato la mancata candidatura da due anni a questa parte di attori neri agli Accademy Awards – ha dato il via a uno studio della Usc’s Annenberg School for Communication and Journalism di Los Angeles che ha messo in evidenza (come se non fosse già abbastanza chiaro) come Hollywood non sia altro che un “club di uomini bianchi ed eterosessuali”.

Ad una prima occhiata, guardando film e serie tv, sembrerebbe infatti che nelle opere audiovisive prodotte negli States ci sia rappresentato al meglio il melting pot della società americana. Eppure, analizzando a fondo tutto ciò che viene fuori da Hollywood, la realtà è un’altra: la diversità è tenuta ai margini, mentre è esaltato il carattere razzista e sessista di cinema e serie tv.

Hollywood, secondo lo studio, è una società dove al centro c’è solo l’essere maschile, monocromatica e dove a risaltare sono solo i valori eterosessuali. “E’ evidente che c’è una crisi di inclusione”, ha detto Stacy L. Smith, co-autore del rapporto. “Ogni minoranza presente negli Usa meriterebbe di vedere raccontate le loro storie, ma non è così”.

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Gli autori dello studio hanno esaminato 109 film e 306 serie tv: solo 1/3 dei personaggi è di sesso femminile, meno del 30% appartengono a gruppi minoritri e solo il 2% di questi appartengono alla comunità Lgbt. Praticamente assenti i caratteri asiatici dalle prodotti di intrattenimento americani, mentre solo il 20% è di colore nero.

Il rapporto della Usc va ancora più a fondo su quale possa essere il problema di Hollywood: ad esempio solo il 3,4% dei registi è donna e anche per quanto riguarda i piani alti nelle amministrazioni dei canali sia via cavo, sia in chiaro, sia in streaming la percentuali di donne è sempre costantemente sotto il 20% (se non addirittura sotto al 10%). Come le signore anche le minoranze sono escluse dal lavoro in questa Hollyewood eterosessuale: i gruppi etnici sono rappresentati sono con un misero 12,7% sul grande schermo, percentuale che crolla al 9,6% per i programmi tv, al 16,8% per le serie via cavo e all’11,4% per gli show in streaming.

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Dunque, il rapporto dà ragione a Jennifer Lawrence, che proprio qualche mese fa si era lamentata di guadagnare cifre notevolmente inferiori rispetto ai suoi colleghi maschi. Più si sale in alto nella scala gerarchica di Hollywood, meno donne e/o minoranze sono rappresentate.

La situazione è però notevolmente migliorata rispetto ai decenni precedenti anche se molto c’è ancora da fare soprattutto sul fronte dell’integrazione. “Al momento quello che si nota è che c’è in atto una vera e propria epidemia dell’invisibilità – ha lamentato Smith -. Il che è molto strano dato che nel 2016 tante altre istituzioni diverse dal mondo dell’intrattenimento stanno facendo progressi proprio per essere meno razziste e sessiste. E’ il momento per il mondo dello spettacolo di voltare pagina”.

Fonte: [url”Variety”]http://variety.com/2016/film/news/movie-tv-diversity-study-hollywood-straight-white-male-1201711586/[/url]

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