Mark Ruffalo: spero la Chiesa guardi Spotlight

Standing ovation per Spotlight: la stampa accoglie positivamente il film di Tom McCarthy sullo scandalo dei preti pedofili con Mark Ruffalo e Stanley Tucci.

Mark Ruffalo: spero la Chiesa guardi Spotlight
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3 Settembre 2015 - 17.16


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Al centro della pellicola c’è l’ambigua e oscura figura dell’arcivescovo Bernard Law, che mise tutto a tacere e che, come ricorda l’ultima scena del film, è arciprete emerito della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

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Applausi a scena aperta: ecco il tributo della stampa a “Spotlight”, film presentato fuori concorso alla 72esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film, diretto da Tom McCarthy con Mark Ruffalo, Stanley Tucci e Michael Keaton racconta l’inchiesta del Boston Globe che portò alla luce lo scandalo della pedofilia tra i preti della città e la copertura della Chiesa cattolica.

“Spero che il Papa e tutti i cardinali vedano questo film ma nonostante abbia grandi speranze in Papa Francesco rimango pessimista – ha dichiarato il regista in conferenza stampa -. Io sono stato educato dalla mia famiglia nella religione cattolica e ho molto rispetto e ammirazione per quel che fanno certi sacerdoti, questo film non è un attacco alla Chiesa cattolica ma è una storia che andava raccontata. Soltanto il tempo ci darà se quello che è stato fatto è sufficiente”.

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“Se qualcuno riuscirà a fermare gli abusi sarà lui, Papa Francesco – ha aggiunto invece Stanley Tucci. È straordinario e ha fatto per questo problema quello che nessun altro ha fatto in tutti i secoli precedenti”. Mark Ruffalo, sempre in conferenza stampa ha spiegato: “Non voglio abbattere il sistema ma vorrei soltanto dire la verità. Spero che il Papa e il Vaticano utilizzino questo film, questa storia sobria e semplice, come opportunità per cominciare a curare le ferite che la Chiesa ha provocato. Non solo per le vittime ma anche per tutti quelli che, dopo aver scoperto questa vicenda, si sentono confusi”.

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